sabato 17 febbraio 2018

Le scale: note e diteggiature



Le scale sono quelle superiori, le diteggiature invece vi riporto solo quelle più utilizzate per le scale esatonali e diminuite. Questo perché molti insegnanti trasmettono i loro tipi di pattern di note ai loro allievi. Se volete visualizzare teoria e diteggiature del sistema modale, cliccate sopra.



mercoledì 14 febbraio 2018

Come diventare più veloci su uno strumento

Dunque come si diventa più veloci?

Innanzitutto c'è da dire che la velocità senza una buona tecnica non è solo un obiettivo inutile ma, ancor peggio è dannoso sotto tanti punti di vista. Meglio fare dieci note in un minuto ma fatte bene che dieci al secondo che suonino malissimo. Questo è sotto tanti punti di vista molto importante.

Il primo di tutti è la prevenzione. Infatti se suonate ad esempio sulla chitarra e vi allenate per ore a fare fiumi di note in modalità supersonica senza le giuste accortezze, state pur certi che il rischio tendinite sarà sempre dietro l'angolo pronto a fare capolino, col rischio di tenervi fermi per mesi in seguito ad un'operazione chirurgica. Stessa cosa per gli altri strumenti come percussioni, strumenti a fiato ed altri a corda.

Per la prevenzione sostanzialmente occorre riposarsi ogni tanto in modo da raffreddare le parti del corpo coinvolte nel gesto atletico, perché è questo che diventa ad un certo livello. 

Tutto l'argomento lo spiegherò come al solito riguardante la chitarra ma questo argomento è trasversale su ogni strumento, voce compresa.

In secondo luogo abbiamo la sincronia: mano propulsiva (che suona sul body) e mano tastante (sulla tastiera). Le chiamo in questi modi perché potreste essere mancini, oppure la mano propulsiva la potrei chiamare plettrante, ma forse usate il finger style, insomma ci siamo capiti. 

Nella chitarra come col basso la mano principale è quella propulsiva, il motore della vostra macchina. Se rimane ferma è improbabile che partite, quindi focalizzatevi innanzitutto sulla mano propulsiva che deve andare ovviamente a tempo, su metronomo o su una base ritmica.

Fatto ciò passiamo alla mano tastante che si adegua alla mano propulsiva, no viceversa. Questo è molto importante: ad alte velocità si tende a dare molto interesse su quali tasti premere con conseguente perdita di cognizione del tempo e del ritmo. La mano propulsiva non viene più coinvolta ed il risultato finale è che avremmo tutto fuori tempo. Per ovviare a tutto ciò occorre un lavoro meticoloso e moooolto lungo di perfezionamento sulla sincronizzazione degli arti.

Al terzo posto abbiamo tanti esercizi diversi, ma proprio tanti. Io personalmente mi alleno anche in palestra con i pesi, e visto che come ho scritto sopra anche questi sono gesti atletici, il discorso è verosimile. Per la crescita muscolare che comunque dovrà in minima parte interessare i nostri arti, occorre variare tanto gli stimoli. 
Se suonate sempre una scala diventate specialisti di quella, ma è molto probabile che nella vostra carriera musicale dobbiate confrontarvi con alte tecniche, potenzialmente centinaia. Quindi compratevi dei libri di tecnica del vostro strumento o cercate non uno, non dieci, ma centinaia di esercizi differenti e soprattutto inerenti a quello che è il vostro ambito di studio. Se vorreste essere degli shredder non ha senso spendere ore per fare cambio di accordi. 

Tanti esercizi che nel caso della chitarra prevedano tutte le combinazioni con le dita con due, tre e quattro dita per volta. Non ci addentreremo ulteriormente sugli esercizi perché, come appena citato, di manuali di tecnica ce ne sono anche troppi. Comprate e supportate gli insegnanti. 

Passiamo al quarto punto fondamentale: il metronomo.
E' impensabile migliorare senza di esso. Deve diventare il vostro amico più intimo del vostro smartphone. 
Ebbene per diventare veloci occorre come detto sopra essere sincronizzati con gli arti ma allo stesso tempo occorre padroneggiare le velocità, soprattutto quelle basse. Personalmente parto dai 30bmp, in alcuni lick particolarmente ostici anche di meno. Iniziate suonando quartine, terzine o duine (i quarti sono veramente troppo lenti a questa velocità) ed aumentate di pochissimo: 2-3-5 bpm al massimo per ogni esecuzione corretta. 

Vi ricordo di variare gli stimoli: se dovete fare 1234 dal primo al quarto tasto sul mi basso a scendere e poi a salire, nella prossima esecuzione (dove avrete aumentato il bpm) provate a partire invece dal mi cantino al mi basso e ritorno. Passate poi avanti al manico fino alle più alte posizioni che riuscite a suonare e tornate indietro. Suonate molto anche con le corde a vuoto, soprattutto quando suonate le scale.
Questo è fondamentale per padroneggiare oltre che le varie velocità, anche la tastiera e non solo la quinta posizione sul manico, quella che fa più comodo.

Variate anche gli stimoli uditivi, usate sia metronomi che basi ritmiche differenti, usate tipi di pennata differenti, diversi stili di finger picking, plettro-dita, legati, slides, bendings etc...

Arrivate sempre al punto in cui l'elevata velocità vi impedisce di fare una corretta esecuzione, dove la sincronia tra le mani non è perfetta e quindi è lì che vi fermerete per oggi.

Un piccolo trucco che uso io è usare molto il metronomo a bpm costante per diverso tempo, ciò serve a consolidare quella velocità, e quindi nel tempo saperla padroneggiare. Quando arrivo al mio limite, mi prendo qualche minuto di riposo, faccio massaggi e stretching molto blandi poiché le mani sono già estremamente stressate per le esecuzioni. 
Dopo pochi minuti ritorno sull'ultima esecuzione e la rifaccio ma non con il bpm fisso, bensì con il click in accelerazione. Parto per esempio con 30bmp in meno rispetto al mio massimale ed imposto il massimo a pochissimi bpm in più rispetto al mio record.

Esempio:
  • il mio massimale su un dato esercizio è 100bpm;
  • diminuisco il mio "record" di 30 bpm, portando il metronomo a 70bmp;
  • imposto il massimale sul metronomo a 102bmp;
  • inizio l'esecuzione e cerco disperatamente di arrivare a 102bmp, molto spesso ci riesco;
  • continuo l'esecuzione anche andando a ritroso, su alcuni metronomi è possibile fare anche "retromarcia", in questo caso da 102 a 70bmp.
Punto cinque: segnare tutto, come un diario. Giorno dopo giorno scrivo la data, l'esercizio, la velocità iniziale e quella finale. Nel corso delle settimane vedrò piccoli miglioramenti. Sia chiaro, il corpo umano non funziona come un piano inclinato, che matematicamente aumentiamo tot bmp ogni mese, ma funziona per gradi. 
Potremmo aumentare di 10bmp in un mese e quello successivo solo di 5 ed il terzo mese addirittura di scendere a -3. 

Ultimo punto: costanza e pazienza.
Ho praticamente detto tutto: per avere risultati occorrono anni di duro lavoro (pazienza) e un po' di tempo ogni giorno (costanza). Non esiste il "super esercizio" che vi fanno vedere su internet, quello che vi cambierà la vita e vi farà cambiare da un bradipo ad un falco pellegrino.
Noi esseri umani siamo creature longeve e ci vuole tempo per ogni cambiamento, come è vero che ci vogliono anni per cambiare da bambini ad adulti.
Discorso simile alle pubblicità in cui vi vendono gli attrezzi per dimagrire in una settimana o il prodotto definitivo per togliere i rotoli di ciccia. Quello è marketing (scorretto), che si basa sui vostri sogni. Ma è facile fare il figo quando sei già un maestro della chitarra o hai un corpo da paura.
Non ingannate voi stessi, ci vuole tempo e... tutti i punti che ho scritto sopra. 

Buon lavoro!



 

domenica 11 febbraio 2018

BLOG ANCORA IN FASE DI CREAZIONE

Salve, io sono Ruma.

Il mio blog è ancora in fase di elaborazione, quindi potresti trovarti articoli che mancano, temi ed immagini diverse.
Sto ancora cercando di creare un ordine grafico interessante per il mio blog e di facile fruizione.
D'altra parte inizia pure a vedere questa sorta di appartamento appena comprato sul quale sto decidendo ancora la verniciatura delle pareti e la disposizione dei mobili.

Ti auguro una buona visione, non mancare di farmi sapere i tuoi commenti qui sotto ↓↓↓ e soprattutto di condividere queste pagine per farmi crescere in modo da offrirvi il meglio dalla mia esperienza.

Ciao e a presto ✋😀😁😋🎸🎸🎸

Il sistema modale maggiore e minore. Diteggiature. Teoria.

Sistema modale maggiore

I sette modi della scala maggiore diatonica



Nei grafici a destra avete il box (o pattern) con la diteggiatura standard con sopra il loro nome in italiano / inglese.
Nello stesso box a sinistra avete lo stesso box ma a partire dalla quinta corda con entrambi i nomi in inglese: il primo è il tipo di box che vi è costruito sul manico / il secondo è la diteggiatura su cui si "appoggia" se le note si estendessero anche alla sesta corda.



Nomenclatura dei gradi. Nella scala maggiore abbiamo tutti i gradi maggiori o giusti (in inglese si dice perfect, da qui la P sui gradi 4 e 5).

Ad esempio notiamo il sesto modo, l'Eolio. Accanto abbiamo la stessa diteggiatura della scala modale Frigia ma senza le note diteggiate sulla corda Mi basso. Questo tipo di diteggiatura standard vi consente di partire sia dalla sesta corda che dalla quinta pensando ad una sola diteggiatura ed evitando di impararne altre sette. Se voglio diteggiare un Locrio sulla quinta corda, mi basterà ricordare che esso si costruisce sul Lidio sulla sesta corda che ovviamente non dovrò suonare.

Sono sicuro che molti di voi conoscono e/o usano altre diteggiature, cosa che ho fatto anch'io per diversi mesi. Ho visto una marea di video e siti stranieri in cui propongono le loro diteggiature. Alla fine dei conti ho preferito usare i box "standard", cosa che tutti dovrebbero conoscere. Poi se decideste di applicarne altre fate pure, se vi trovate bene.

D'altra parte io uso questa diteggiatura conosciuta anche col nome di  Scala 3 note per corda, perché è molto utile per tanti esercizi e soprattutto per i "salti", che vedremo in un successivo post.
Questa scala si presta ad essere molto "veloce" poiché ha sempre tre note su una corda che ne ritarda lo spostamento su un'altra (se avete una nota o due note per corda come negli arpeggi, avrete molto meno margine di legarle), consentendo al chitarrista di usare tecniche di legatura o suonarle shred, potendosi permettere di prestare meno attenzione nel cambio corda.

Le note sono tutte diatoniche. Non troverai mai due note con lo stesso nome tra i sette gradi della tonalità: non troverai quindi mai un Fb-F o un C-C# ma solo una delle due.
In tonalità di C (Do) le sette note diatoniche sono C-D-E-F-G-A-B
I sette box che trovi di sopra partono dalla tonica di C sul VIII tasto del manico per poi proseguire. Su ogni nota si sviluppa un modo e quindi una diteggiatura che, nel caso della chitarra, avrai sul manico:
C = IONICO; sonorità allegra.
D = DORICO; scala minore più usata sugli accordi m7
E = FRIGIO; sonorità minore e più scura che parte dalla modale
F = LIDIO; è la più chiara di tutte grazie alla #4 ed è la più usata sui Maj7
G = MIXOLIDIO (o misolidio); è una scala maggiore che parte dalla dominante, accordo di 7
A = EOLIO; sonorità più triste essendo il grado in cui si creerà la scala minore relativa.
B = LOCRIO. costituisce gli accordi semidiminuiti

Questi nomi sono talmente importanti che derivano dagli studi degli antichi greci sulla musica!

Altri esempi: in tonalità di D (Re) abbiamo D-E-F#-G#-A-B-C#

in tonalità di Bb (Si bemolle) le note della scala diatonica sono Bb-C-D-Eb-F-G-A.

Dunque, i modi di una scala sono la disposizione degli intervalli tra le note della stessa scala, ma che in base al modo vengono alterati in senso ascendente o discendente. Tutto ciò non modifica le note della scala, ma semplicemente si parte non solo dalla tonica ma anche dagli altri gradi, cambiando quindi ogni volta le relazioni tra gli intervalli che intercorrono tra le medesime note della tonalità

Stampatevi in testa questi intervalli: T T s T T T s
Ogni volta che vi troverete di fronte questi intervalli tra delle note, siete in presenza di una scala maggiore diatonica (o anche minore naturale se si parte dal sesto grado, tra poco ci arriveremo).
Cosa vuol dire questa sequenza di intervalli? Significa che se parto da C (Do) ed utilizzo questo schema, inizierò a costruire le mie note successive. La seconda nota dista un tono da C: facendo i miei calcoli avrò C (partenza che non si conta), C#, D.
D (Re) è il secondo grado della scala. Proseguirò in senso ascendete con gli altri gradi.
Se parto da D il mio schema di intervalli cambierà. Essendo al secondo grado dovrò partire dal secondo Tono: il mio nuovo schema sarà T s T T T s T. 
Quando avrò trovato tutte le note mi ritroverò con la nota di partenza (D), ma le note saranno della tonalità maggiore di C.

Questo concetto di spostare gli intervalli è fondamentale, perché vuol dire suonare in maniera tonale. Suonare in modo tonale vuol dire che in qualunque dei sette modi io suoni, avrò sempre le note della tonalità d'impianto, come si usa dire. In questo caso avrò sempre le note della tonalità di C.
Nei diagrammi di sopra in realtà io ti ho messo gli intervalli ma partendo sempre da una tonica differente. Stiamo ancora suonando in modo tonale, spesso detto "orizzontalmente", poiché io mi sposto lungo il manico partendo dai gradi della scala d'impianto.

Se invece suoniamo in maniera "verticale", significa che suoniamo in modo modale. Ciò vuol dire che parto da un grado della scala per poi usare uno degli altri sei modi che non siano quelli del box pertinente, suonando quindi delle note "sbagliate", che non siano delle note della tonalità

Ad esempio sul VIII tasto, se suono le note in C ionico, avrò le note della tonalità e quindi sto suonando in modo tonale;
se partendo sempre dallo stesso tasto e dalla stessa nota ma suono col box Lidio, sto suonando in modo modale: nella fattispecie in C Lidio quando dovrei suonare in C Ionico. 
Questo scambio modale è molto usato poiché il 4° grado è molto dissonante con la tonica, quindi si usa la 4# che molto spesso risolve sul 5° grado.

All'inizio cerca di suonare sempre in modo tonale ma ascolta ogni modo. Ognuno di essi ha delle peculiarità sonore che possono essere usate in una circostanza, ognuno con la propria atmosfera. Più avanti potremmo suonare per esempio un F# Mixolidio quando ci andrebbe il Dorico in tonalità di Eb.


Armonizzazione Scala Modale Maggiore a 3 voci


Armonizzare vuol dire sovrapporre degli intervalli di terza a partire da una nota.
Le note in questione sono le sette della scala modale maggiore che, armonizzate per tre voci, danno vita a delle triadi ciascuna costruita su un grado della scala. Avremmo quindi sette triadi.
In base agli intervalli fra le note avremmo diversi tipi di triadi:






Armonizzazione Scala Modale Maggiore a 4 voci



Vediamo ora le caratteristiche di ogni modo e le armonizzazioni a 4 voci (clicca per ingrandire, scaricare e studiare).

Piccola legenda:
R= Root (Radice o Tonica)
M= Maggiore / Major
m o b= minore /minor
#= aumentato / augmented
m7b5= semidiminuito / half-diminshed




Scala modale minore a 3 voci

Nella tabella superiore abbiamo appena introdotto il sistema modale minore. Esso non altro che un sistema relativo al maggiore, poiché la scala che andremo a costruire sarà la stessa del sistema maggiore, con le stesse note, ma partirà non dal primo grado (ionico) della scala ma dal suo VI, l'Eolio.
Un po' come guardare un oggetto prima davanti e poi dietro. L'oggetto è lo stesso e non cambia; cambiamo invece noi con la nostra prospettiva.

Dunque se le note, e quindi le diteggiature sono le stesse, perché dovremmo imparare qualcosa di nuovo. In realtà l'unica cosa importante che cambia non è sulla tastiera della chitarra, ma è a livello armonico. 

Osservando la prima tabella del foglio superiore vediamo che il modo Eolio cambia rispetto lo Ionico per i gradi III, VI, VII. Questi gradi sono minori e daranno vita a questo tipo di intervalli: R, M2, b3, P4, P5, b6, b7

La struttura intervallare in Toni e semitoni diventa quindi T s T T s T T, molto simile alla scala maggiore che ha T T s T T T s. Questo vuol dire che ogni volta che ci troveremo di fronte questi intervalli sapremmo che si tratterà di una tonalità minore.