mercoledì 14 febbraio 2018

Come diventare più veloci su uno strumento

Dunque come si diventa più veloci?

Innanzitutto c'è da dire che la velocità senza una buona tecnica non è solo un obiettivo inutile ma, ancor peggio è dannoso sotto tanti punti di vista. Meglio fare dieci note in un minuto ma fatte bene che dieci al secondo che suonino malissimo. Questo è sotto tanti punti di vista molto importante.

Il primo di tutti è la prevenzione. Infatti se suonate ad esempio sulla chitarra e vi allenate per ore a fare fiumi di note in modalità supersonica senza le giuste accortezze, state pur certi che il rischio tendinite sarà sempre dietro l'angolo pronto a fare capolino, col rischio di tenervi fermi per mesi in seguito ad un'operazione chirurgica. Stessa cosa per gli altri strumenti come percussioni, strumenti a fiato ed altri a corda.

Per la prevenzione sostanzialmente occorre riposarsi ogni tanto in modo da raffreddare le parti del corpo coinvolte nel gesto atletico, perché è questo che diventa ad un certo livello. 

Tutto l'argomento lo spiegherò come al solito riguardante la chitarra ma questo argomento è trasversale su ogni strumento, voce compresa.

In secondo luogo abbiamo la sincronia: mano propulsiva (che suona sul body) e mano tastante (sulla tastiera). Le chiamo in questi modi perché potreste essere mancini, oppure la mano propulsiva la potrei chiamare plettrante, ma forse usate il finger style, insomma ci siamo capiti. 

Nella chitarra come col basso la mano principale è quella propulsiva, il motore della vostra macchina. Se rimane ferma è improbabile che partite, quindi focalizzatevi innanzitutto sulla mano propulsiva che deve andare ovviamente a tempo, su metronomo o su una base ritmica.

Fatto ciò passiamo alla mano tastante che si adegua alla mano propulsiva, no viceversa. Questo è molto importante: ad alte velocità si tende a dare molto interesse su quali tasti premere con conseguente perdita di cognizione del tempo e del ritmo. La mano propulsiva non viene più coinvolta ed il risultato finale è che avremmo tutto fuori tempo. Per ovviare a tutto ciò occorre un lavoro meticoloso e moooolto lungo di perfezionamento sulla sincronizzazione degli arti.

Al terzo posto abbiamo tanti esercizi diversi, ma proprio tanti. Io personalmente mi alleno anche in palestra con i pesi, e visto che come ho scritto sopra anche questi sono gesti atletici, il discorso è verosimile. Per la crescita muscolare che comunque dovrà in minima parte interessare i nostri arti, occorre variare tanto gli stimoli. 
Se suonate sempre una scala diventate specialisti di quella, ma è molto probabile che nella vostra carriera musicale dobbiate confrontarvi con alte tecniche, potenzialmente centinaia. Quindi compratevi dei libri di tecnica del vostro strumento o cercate non uno, non dieci, ma centinaia di esercizi differenti e soprattutto inerenti a quello che è il vostro ambito di studio. Se vorreste essere degli shredder non ha senso spendere ore per fare cambio di accordi. 

Tanti esercizi che nel caso della chitarra prevedano tutte le combinazioni con le dita con due, tre e quattro dita per volta. Non ci addentreremo ulteriormente sugli esercizi perché, come appena citato, di manuali di tecnica ce ne sono anche troppi. Comprate e supportate gli insegnanti. 

Passiamo al quarto punto fondamentale: il metronomo.
E' impensabile migliorare senza di esso. Deve diventare il vostro amico più intimo del vostro smartphone. 
Ebbene per diventare veloci occorre come detto sopra essere sincronizzati con gli arti ma allo stesso tempo occorre padroneggiare le velocità, soprattutto quelle basse. Personalmente parto dai 30bmp, in alcuni lick particolarmente ostici anche di meno. Iniziate suonando quartine, terzine o duine (i quarti sono veramente troppo lenti a questa velocità) ed aumentate di pochissimo: 2-3-5 bpm al massimo per ogni esecuzione corretta. 

Vi ricordo di variare gli stimoli: se dovete fare 1234 dal primo al quarto tasto sul mi basso a scendere e poi a salire, nella prossima esecuzione (dove avrete aumentato il bpm) provate a partire invece dal mi cantino al mi basso e ritorno. Passate poi avanti al manico fino alle più alte posizioni che riuscite a suonare e tornate indietro. Suonate molto anche con le corde a vuoto, soprattutto quando suonate le scale.
Questo è fondamentale per padroneggiare oltre che le varie velocità, anche la tastiera e non solo la quinta posizione sul manico, quella che fa più comodo.

Variate anche gli stimoli uditivi, usate sia metronomi che basi ritmiche differenti, usate tipi di pennata differenti, diversi stili di finger picking, plettro-dita, legati, slides, bendings etc...

Arrivate sempre al punto in cui l'elevata velocità vi impedisce di fare una corretta esecuzione, dove la sincronia tra le mani non è perfetta e quindi è lì che vi fermerete per oggi.

Un piccolo trucco che uso io è usare molto il metronomo a bpm costante per diverso tempo, ciò serve a consolidare quella velocità, e quindi nel tempo saperla padroneggiare. Quando arrivo al mio limite, mi prendo qualche minuto di riposo, faccio massaggi e stretching molto blandi poiché le mani sono già estremamente stressate per le esecuzioni. 
Dopo pochi minuti ritorno sull'ultima esecuzione e la rifaccio ma non con il bpm fisso, bensì con il click in accelerazione. Parto per esempio con 30bmp in meno rispetto al mio massimale ed imposto il massimo a pochissimi bpm in più rispetto al mio record.

Esempio:
  • il mio massimale su un dato esercizio è 100bpm;
  • diminuisco il mio "record" di 30 bpm, portando il metronomo a 70bmp;
  • imposto il massimale sul metronomo a 102bmp;
  • inizio l'esecuzione e cerco disperatamente di arrivare a 102bmp, molto spesso ci riesco;
  • continuo l'esecuzione anche andando a ritroso, su alcuni metronomi è possibile fare anche "retromarcia", in questo caso da 102 a 70bmp.
Punto cinque: segnare tutto, come un diario. Giorno dopo giorno scrivo la data, l'esercizio, la velocità iniziale e quella finale. Nel corso delle settimane vedrò piccoli miglioramenti. Sia chiaro, il corpo umano non funziona come un piano inclinato, che matematicamente aumentiamo tot bmp ogni mese, ma funziona per gradi. 
Potremmo aumentare di 10bmp in un mese e quello successivo solo di 5 ed il terzo mese addirittura di scendere a -3. 

Ultimo punto: costanza e pazienza.
Ho praticamente detto tutto: per avere risultati occorrono anni di duro lavoro (pazienza) e un po' di tempo ogni giorno (costanza). Non esiste il "super esercizio" che vi fanno vedere su internet, quello che vi cambierà la vita e vi farà cambiare da un bradipo ad un falco pellegrino.
Noi esseri umani siamo creature longeve e ci vuole tempo per ogni cambiamento, come è vero che ci vogliono anni per cambiare da bambini ad adulti.
Discorso simile alle pubblicità in cui vi vendono gli attrezzi per dimagrire in una settimana o il prodotto definitivo per togliere i rotoli di ciccia. Quello è marketing (scorretto), che si basa sui vostri sogni. Ma è facile fare il figo quando sei già un maestro della chitarra o hai un corpo da paura.
Non ingannate voi stessi, ci vuole tempo e... tutti i punti che ho scritto sopra. 

Buon lavoro!



 

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